Altare reposizione 2025 - San Martino d'Albaro Genova

Le liturgie pasquali

Una grande partecipazione

Con la celebrazione della Cena del Signore, del memoriale dell'istituzione dell'Eucaristia e, il giorno dopo della Passione del Signore, si ci siamo ritrovati in una giornata di silenzio, digiuno e preghiera davanti a Gesù presente nella Ss. Eucaristia all'interno dell'altare della reposizione e chiuso con la Liturgia della Passione e della Croce, in ricordo e commemorazione della Passione di Cristo.

Giovedi Santo - Messa "in Coena Domini"
L'inizio di questo Triduo Pasquale 2025, è stato distintinto dalla gioia per l'𝑖𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝐸𝑢𝑐𝑎𝑟𝑖𝑠𝑡𝑖𝑎; la presenza dei bambini del catechismo che quest'anno riceveranno la prima Comunione e il 𝐫𝐢𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐥𝐚𝐯𝐚𝐧𝐝𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐩𝐢𝐞𝐝𝐢, ha significato e ricordato ciò che il Signore Gesù fece per noi durante la sua ultima cena con i suoi discepoli, ma la celebrazione vespertina di inizio non si limita a fare memoria e rendere presente Gesù nell'Eucaristia, ma ricorda anche,l'inizio della Passione del Signore, nella quale si scopre il tradimento di Giuda (e di ognuno di noi) e la preghiera intensa nel Getsemani. 

 

Venerdì Santo - "in Passione et more Domini Nostri Iesu Christi"

Il Venerdi Santo è, tradizionalmente, il giorno in cui, in tutte le chiese non si celebra il sacrificio della S. Messa. E' giorno di silenzio e digiuno, giorno di riflessione e preghiera, giorno in cui si ricorda la passione e morte del Signore Nostro Gesù Cristo. La celebrazione è contraddistinta dalla presenza "ingombrante" e preziosa, della S. Croce, prima velata e poi esposta alla venerazione dei fedeli per tutto il sabato seguente fino alla veglia pasquale;

Il canto dell'Ecce Lignum, solenne, atto ad indicare cosa rappresenta quel legno è l'indicazione che la liturgia suggestiva del venerdi santo impone come "centro": Gesù Crocifisso che muore per noi. 

Nelle 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞 𝐨𝐦𝐞𝐥𝐢𝐞 il parroco ci ha guidato verso la consapevolezza che solo il riconoscere la signoria di Cristo e l'amore verso il prossimo ci possono salvare dalla condanna e dal peccato. Oggi, in particolare, nella 𝐬𝐮𝐠𝐠𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐥𝐢𝐭𝐮𝐫𝐠𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐕𝐞𝐧𝐞𝐫𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐧𝐭𝐨, ha posto l'accento sul fatto che ognuno di noi, grazie alla Pasqua di Resurrezione può migliorare e crescere nel cammino verso l'𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐃𝐢𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐚𝐥𝐯𝐚; un amore che ci redime e ci regala salvezza eterna.

Veglia Pasquale - "in Resurrectione Domini Nostri Iesu Christi"

Il sabato santo, pur aprendosi senza canti, sfocia da subito, dopo la preparazione e benedizione del cero pasquale nel grande canto dell'Exultet "Esulti il coro degli Angeli, esulti l'assemblea celeste, un inno di Gloria saluti il trionfo del Signore Risorto...": il fuoco ardente, acceso in onore di Dio, ha illuminato l'oscurità a simboleggiare il passaggio dalle tenebre della morte alla luce della vita eterna.
Poi il racconto della pasqua ebraica con il passaggio del Mar Rosso, l'annuncio dell'Alleluia e il suono delle campane a festa nel mezzo della notte e il racconto del vangelo della scoperta della risurrezione del Signore. Da qui in avanti una grande festa di parole e luci: di gioia. Risurrezione ė certezza della vittoria di Cristo sulla morte, del bene sul male, della speranza sull'angoscia e sul dolore.


Nell'omelia ci ė stato ricordato come la gioia e l'ottimismo del cristiano siano da ispirarsi e mostrarsi sempre, anche nelle difficoltà e come segno distintivo rispetto a chi non crede: la certezza che il Dio della vita non ci abbandona mai, ci guida e sostiene sempre perché ha vinto il peccato e la morte e quindi non permette che le vicende negative della vita, qualsiasi esse siano, abbiano la meglio su di noi.

Allora buona Pasqua di Risurrezione a tutti, che la luce del Cristo Risorto ci illumini e ci guidi verso la vita nuova!