INTERVENTO DI MESSA IN SICUREZZA, CONSOLIDAMENTO E RESTAURO DELLA STRUTTURA VOLTATA

per una chiesa in sicurezza e più bella!

Tra il 2018 e il 2019 si sono verificati piccoli distacchi di intonaco dalla volta. Il 28 maggio 2019 è stata inviata una comunicazione alla Soprintendenza, per “ART.27” in cui si segnalava la necessità di installare una rete di sicurezza alla quota delle catene della volta, per controllare l’eventuale riproporsi di questo fenomeno.
l soffitto della chiesa di San Martino d’Albaro è composto da una volta a botte lunettata sulla navata e da una semicupola nella zona absidale. La volta è di struttura mista: la parte ottocentesca, quella verso l’ingresso, è una così detta “volta appesa”, con struttura in centine lignee, canniccio e intonaco, mentre la parte seicentesca è in mattoni. Lo spazio racchiuso tra l’estradosso della volta e l’intradosso della copertura, ad eccezione della porzione d’intorno all’imposta della volta, è ispezionabile. Questo grazie ad un passaggio assai pericoloso posizionato direttamente sulla copertura, e raggiungibile solo dall’esterno della chiesa. Dalla serie di sopralluoghi conoscitivi eseguiti, si sono potute osservare le diverse strutture: quella della volta, quella della copertura e le connessioni tra esse. Nella volta ottocentesca, le connessioni con la copertura sono esclusivamente lignee. Sono costituite dal sistema di pendini precedentemente descritto, che aggancia le centine alle travi principali e da una serie di puntoni, che partono dal cervello della volta, a loro volta connessi tra loro, che si innestano direttamente sui travetti secondari. Le condizioni degli elementi lignei appaiono complessivamente buone, a meno di qualche situazione puntuale da revisionare o manutenere. Come per il resto della struttura, a seguito della pulitura sarà possibile effettuare delle verifiche e delle analisi più accurate. Geometricamente, la volta della Chiesa di San Martino d’Albaro è una volta a botte lunettata. Le dimensioni della volta sono molto ampie, il raggio misura poco meno di 6 metri e la lunghezza totale è di quasi 27,5 metri, per uno sviluppo superficiale complessivo di quasi 520 mq.
L’analisi visiva condotta nelle aree accessibili della volta , ha reso necessario un approfondimento delle stesse, finalizzato alla determinazione della reale presenza di tracce di decorazione più antica sottomessa allo strato di scialbo ,attualmente interessante tutta la volta . E’ stata pertanto eseguita un’indagine stratigrafica localizzata , finalizzata a stabilire e mettere in relazione le superfci dipinte originali rispetto a quelle rinvenute sotto gli strati di scialbo. I primi dati forniti dall’indagine hanno permesso di confermare come l’ultima porzione di volta, verso la controfacciata, sia corrispondente al prolungamento della navata della chiesa avvenuto nella ristrutturazione del XIX sec, come documentato dalle foto dell’epoca; la decorazione rinvenuta sotto allo strato di scialbo bianca è presente ed estesa a tutta la volta ( campioni 1-2-3) L’indagine stratigrafica condotta nella parte di volta adiacente all’arco trionfale (campioni 4-5), ha altresì permesso di stabilire la presenza di un ulteriore strato di finitura pittorico, sottomesso a quello ottocentesco : è stato possibile evidenziare la presenza di partiture decorative dipinte, a calce , su uno strato di finitura di marmorino. Le analisi di laboratorio eseguite al microscopio ottico ed elettronico hanno inoltre permesso di mettere in relazione gli strati di finitura dell’arco trionfale con le finiture pittoriche più antiche rinvenute sotto gli strati di scialbo, confermando una corrispondenza tra i due a livello mineralogico petrografico. Dall’indagine eseguita si può pertanto dedurre come sottomesso allo strato di scialbo attualmente visibile ci siano due strati di finitura decorati: 1. strato di finitura con presenza di decorazione, presumibilmente a calce, riconducibile all’intervento di allungamento e ampliamento della navata , del XIX sec. 2. strato di finitura con presenza di decorazione a calce, coeva all’impianto decorativo originario.
ripulire le volte all’estradosso, osservandone lo stato di conservazione degli elementi strutturali ed eventualmente consentendo l’intervento di consolidamento. E’ previsto il puntellamento sia del coro, mediante tubi giunto, che della porzione di volta soprastante (zona controfacciata), con ponteggio fisso a cavalletti e integrazione con tubi giunto. Il resto del ponteggio sarà realizzato su ruote al fine di consentire un intervento per fasi successive su porzioni limitate della volta, assicurando un risparmio in termini di materiale da impiegare. Pianta a quota +0.00m Pianta a quota del ballatoio Dalla lettura del quadro fessurativo, è emersa la necessità del consolidamento della piattabanda degli architravi lesionati mediante sarcitura delle lesioni, l’inserimento a forza di cunei in acciaio INOX e la cucitura delle lesioni mediante barre elicoidali ϕ 10 in fori ϕ 8mm. La zona di tale intervento è indicata in ciano nell’immagine della Pianta a quota del ballatoio sopra riportata. Per garantire l’accesso in sicurezza al piano di sottotetto, si andrà a realizzare una nuova apertura predisponendo un architrave metallico con profilo HEA120, come si osserva dalla Pianta sotto riportata. Sarà necessario ispezionare dettagliatamente le strutture portanti della copertura proponendo opportuni interventi. Per la porzione di volta “appesa” realizzata nell’Ottocento è previsto il consolidamento delle centine lignee evidentemente ammalorate. Per la porzione di volta Seicentesca in mattoni è invece prevista la revisione con fissaggio dei nodi lignei; inoltre si disporranno delle funi in acciaio INOX AISI 316 garantendo il collegamento degli arcarecci principali lignei evitando lo scorrimento di quest’ultimi dai pilastrini in mattoni che poggiano direttamente sulla volta.
facciata_chiesa_lavori

Obbiettivo dell'intervento

L’intervento in oggetto riguarda la messa in sicurezza e consolidamento delle superfici attualmente interessate da scialbo dell’intradosso della volta; un’attenta analisi preliminare delle superfici, attraverso una campagna conoscitiva ,permetterà la formulazione di un progetto di restauro che affronterà le tematiche della conservazione e del restauro delle superfici interessanti la volta. L’obiettivo del progetto sarà il consolidamento e la messa in sicurezza delle superfici interne , come intervento propedeutico e complementare al consolidamento strutturale della volta. Le superfici intradossali dovranno essere protette, conservate e preparate per tutti quegli interventi che si andranno ad eseguire dall’interno verso l’estradosso, a completamento dell’intervento di ancoraggio e consolidamento della volta stessa; .

Il recupero di un’opera infatti, non può essere limitato ad un solo recupero estetico delle cromie originali, ma principalmente finalizzato ad una corretta conservazione degli elementi costitutivi nel totale rispetto di quelli che sono i principi di restauro e conservazione. Le operazioni che si andranno ad eseguire saranno strettamente correlate con l’intervento di consolidamento dell’estradosso ; sarà pertanto fondamentale procedere in maniera progressiva e graduale in modo da preservare in ogni fase le superfici oggetto di intervento . Inizialmente si opererà mediante battitura degli intonaci finalizzata ad identificare le zone in fase di distacco in relazione anche alle fessurazioni presenti, nonché all’esecuzioni di tutte le operazioni di estrazione di sali solubili in corrispondenza di efflorescenze saline .Si procederà poi con il puntellamento e la messa in sicurezza dell’intradosso della volta mediante centinatura e inserimento di puntelli a sostegno della stessa. Terminate le fasi di consolidamento dell’estradosso, in concomitanza alle fasi di imperneaggio delle superfici delle parti intradossali, sarà opportuno eseguire, localizzati saggi stratigrafici e campionature di discialbo, finalizzati all’individuazione delle aree più idonee dove andare ad operare. Le superfici discialbate saranno opportunemente pulite e consolidate superficialmente per permettere le successive fasi di consolidamento. In tutta la restante parte di volta ancora interessata da scialbi, si opererà mediante un consolidamento per iniezioni e risarcitura di eventuali fessurazioni , a completamente dell’intervento di consolidamento dell’estradosso.