
Uno degli aspetti pià grandi della Quaresima è la reale e concreta misericordia del Padre verso i figli. Nella lettera di San Paolo Apostolo ai romani questo viene evidenziato bene:
Se siamo figli non possiamo non amare colui che ci ama di amore infinito.
ho abbandonato la tua casa,
ho dissipato i tuoi beni
Padre ho peccato contro il cielo e contro di Te. R./
R. Abbà, misericordia Abbà,
Misericordia Abbà, Ab bà.
Abbà, misericordia Abbà,
Misericordia Abbà, Ab bà, abbà.
2. Non sono degno di essere tuo figlio,
in Gesù Cristo rialzami
e in Lui ridammi la vita,
Padre ho peccato contro il cielo e contro di Te. R./
3. Non sono degno del Tuo amore,
riempi il mio cuore del tuo Spirito,
insieme a Te farò festa per sempre,
Padre ho peccato contro il cielo
e contro di Te.
R. Abbà, misericordia Abbà,
Misericordia Abbà, Ab bà.
Abbà, misericordia Abbà
Misericordia Abbà, Ab bà, abbà.
La prima strofa è un richiamo alla Parola del Figliol prodigo, o in tempi moderni, del Padre Misericordioso. Il figlio peccatore, che si allontana e non si crede degno si allontana, ma torna e riconosce il suo errore. La seconda e la terza strofa sono una chiara ed esplicita invocazione del dono dell’amore di Dio. La quaresima ci prepara alla scoperta dell’amore del padre che dal dono della croce si manifesta nella resurrezione.
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