
Iniziamo questa Quaresima nel solco della tradizione. Tradizione non è un solo ripescare, ma un mantenere. Mantenere significa quindi dare giusta importanza alle cose del passato. Vi invitiamo a seguire la bella riflessione sul testo dell’inno Audi Benigne Conditor da questa dell’istituto “Familia Christi” che ben rappresenta la disposizione d’animo del tempo di Quaresima. A questo link invece trovate l’emozionante versione dell’inno cantato nella basilica di S. Pietro durante l’ultimo mercoledi delle ceneri celebrato pubblicamente da Benedetto XVI
Audi, benígne Cónditor, nostras preces cum flétibus, sacráta in abstinéntia fusas quadragenária.Scrutátor alme córdium, infírma tu scis vírium; ad te revérsis éxhibe remissiónis grátiam.Multum quidem peccávimus, sed parce confiténtibus, tuíque laude nóminis confer medélam lánguidis.Sic corpus extra cónteri dona per abstinéntiam, ieiúnet ut mens sóbria a labe prorsus críminum.Præsta, beáta Trínitas, concéde, simplex Unitas, ut fructuósa sint tuis hæc parcitátis múnera. Amen. |
Ascolta, o benigno Creatore, le nostre preghiere, con i pianti, effuse in questa sacra astinenza di quaranta giorni.Tu, che scruti i cuori con benevolenza, conosci la debolezza delle nostre forze; concedi la grazia del perdono a noi che ritorniamo a te.Abbiamo peccato davvero molto, ma abbi pietà di noi che riconosciamo [le nostre colpe], e dài agli ammalati la cura, a lode del tuo nome.Così, concedi che, attraverso l’astinenza, il corpo si mortifichi esteriormente, così come l’anima sobria si astenga totalmente dalla macchia dei peccati.Fa’, o Trinità beata, concedi, o semplice Unità, che siano abbondanti, per [noi che siamo] tuoi, i frutti di questa sobrietà. Amen. |